Nonostante le malattie mentali siano molto diffuse, ancora oggi chi ne soffre sente il bisogno di nascondere il problema per paura di essere discriminato ed emarginato dalla società.
E così la malattia non solo non scompare, ma peggiora, si sedimenta e diventa sempre più invalidante. Ma cosa intende per disturbo mentale? Come dovremmo affrontare un disagio psicologico? E come si può superare lo stigma?
Non c’è salute senza salute mentale
Nella definizione dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) “la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o infermità”.
La salute mentale dunque è una componente essenziale della definizione di salute perché consente all’individuo di realizzarsi, di superare le tensioni, di contribuire alla vita della comunità e svolgere un lavoro in modo produttivo. La possibilità di perdere questo benessere dipende da un insieme di fattori legati al corredo genetico, allo stress, a situazioni traumatiche particolari.
Una parte di disagio fa parte delle vite di tutti noi ma quando questo disagio, sotto forma di rabbia, ansia o paura, diventa impossibile da gestire, ecco che ci si trova in una situazione di disturbo mentale.
I numeri delle malattie mentali in Italia e nel mondo
Le malattie mentali sono ampiamente diffuse in Italia e nel mondo, molto più di quanto si pensi, e continua a crescere il numero di persone coinvolte.
Questi i numeri forniti dall’OMS.
- 300 milioni di persone nel mondo soffrono di depressione, una delle principali cause di disabilità. Le donne sono più colpite degli uomini.
- 60 milioni di persone nel mondo soffrono di disturbo affettivo bipolare mentre sono 23 milioni quelle che soffrono di schizofrenia.
- 50 milioni di persone nel mondo sono affette da demenza e le stime dell’OMS ci dicono che nei prossimi trent’anni il numero triplicherà.
- Il 10-20% di bambini e adolescenti nel mondo soffre di qualche tipo di disturbo mentale e le condizioni neuropsichiatriche sono la principale causa di disabilità nei giovani attualmente.
In Italia, nel 2017 le persone assistite per problematiche legate alla salute mentale erano circa 850mila.
Pregiudizio e discriminazione verso i disturbi mentali
Nonostante le malattie mentali siano così ampiamente diffuse tra la popolazione, da parte di molti c’è ancora un atteggiamento discriminatorio nei confronti dei soggetti colpiti. La malattia mentale viene ancora considerata una manifestazione di debolezza, un disagio di cui non si dovrebbe parlare e sono ancora in tanti coloro che mettono in atto una vera e propria distanza sociale nei confronti delle persone affette da patologie mentali. I malati mentali sono ancora percepiti come persone “diverse” e incomprensibili, talvolta persino pericolosi.
Questo atteggiamento, che deriva da paura e incomprensione, allontana ovviamente l’individuo con sofferenza psicologica dall’intraprendere una cura specialistica.
Le persone malate provano dunque vergogna a chiedere aiuto e supporto.
Disturbi mentali: come affrontarli?
La cosa più importante da sapere è che una situazione di disagio mentale può colpire chiunque di noi, nessuno escluso, e che qualsiasi malattia mentale può essere trattata e risolta con l’aiuto di uno specialista.
Il primo passo è rivolgersi al proprio medico di famiglia, il primo punto di accesso alla rete di assistenza e anche quello meno stigmatizzato dalla società. Sarà proprio lui, che conosce il paziente e la sua storia, a valutare se esiste una condizione psicopatologica che necessita di una visita più approfondita con uno psicologo o uno psichiatra. Il percorso terapeutico più efficace solitamente è quello che si rivolge sia alla persona sia alla sua rete di relazioni sociali.
Se percepisci un qualche tipo di disagio nella tua vita e avresti voglia di parlarne con uno specialista, nulla ti vieta comunque di prendere appuntamento con uno psicologo per comprendere meglio quello che ti succede e capire se è il caso di intraprendere un percorso terapeutico.
Prendi un appuntamento per una valutazione psichiatrica.