Non sono in molti a saperlo ma novembre è il mese dedicato alla prevenzione maschile. L’obiettivo è sensibilizzare gli uomini sui problemi di salute che si possono prevenire come il cancro alla prostata e quello ai testicoli ma anche la salute mentale.
I controlli periodici sono fondamentali per poter intervenire con successo contro alcune patologie, ma purtroppo il numero di uomini che si sottopongono a visite urologiche e andrologiche è ancora molto basso. La motivazione è da ricondursi probabilmente allo stereotipo maschile della non vulnerabilità, come se sottoporsi a controlli medici mettesse in discussione la forza virile. Questo meccanismo spesso opera a livello inconscio, ma purtroppo porta molti uomini a mettere in atto comportamenti non mirati al mantenimento della propria salute.
Ma quali controlli andrebbero fatti periodicamente? Quali sono le patologie più rischiose per gli uomini?
Quali sono le malattie maschili che si possono prevenire
Se per le donne è il cancro al seno la patologia più importante da prevenire, per gli uomini è sicuramente il tumore alla prostata: si tratta della patologia oncologica più frequente nel sesso maschile. In Italia rappresenta infatti il 20% dei tumori negli uomini con più di 50 anni: ogni anno vengono colpiti circa 36 mila uomini e la probabilità di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è il 92%.
Il cancro ai testicoli è un’altra pericolosa patologia che colpisce soprattutto i giovani uomini: è il tumore più diffuso nella fascia di età 15/40 anni e la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è del 91%, ma la curabilità è al 99% se la malattia viene diagnosticata in fase iniziale.
Prevenzione maschile: quali visite di controllo fare?
La prevenzione maschile passa attraverso visite di controllo periodiche, che dopo i 45 anni andrebbero fatte con cadenza annuale, specialmente se c’è familiarità con questo tipo di tumore. La visita urologica deve essere accompagnata dal dosaggio di PSA (un enzima prodotto dalla prostata): una variazione significativa di questo antigene, significa che qualcosa non va e quindi è necessario approfondire con ulteriori esami. Per la prevenzione del tumore ai testicoli, invece, vengono dosati alcuni marcatori attraverso gli esami del sangue ed eventualmente si procede con un’ecografia.
Nel caso del tumore alla prostata, la prevenzione precoce è ancora più importante perché si tratta di un carcinoma che non presenta sintomi inizialmente quindi questi semplici esami del sangue sono fondamentali per curare il tumore attraverso una chirurgia soft e conservativa, che salvaguardi le funzionalità della prostata.
Ci sono poi alcuni segnali che possono essere considerati dei campanelli di allarme: difficoltà a urinare o bisogno di urinare spesso, difficoltà nell’erezione, sangue nelle urine o nello sperma.
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