Dopo l’estate, il rientro può essere difficoltosi: bambini e adolescenti possono trovarsi di fronte a sfide evolutive quali passaggi di grado, ripresa o costruzione di nuovi rapporti con insegnanti e docenti, ripresa della routine scolastica, caratterizzata dal rispetto di orari precisi e dal doversi sottoporre a compiti ed interrogazioni.
Tenendo comunque conto della complessità del tema, di seguito, vengono indicati possibili suggerimenti che i genitoripossono utilizzare per gestire questo momento delicato (e non solo):
- Incentivare la collaborazione scuola-famiglia, ai fini di comprendere eventuali situazioni di malessere del bambino o ragazzo e trovare possibili soluzioni al riguardo;
- Porsi in una posizione di ascolto attivo, che preveda un silenzio alternato a domande, riformulazioni di ciò che viene detto, l’utilizzo di segnali non verbali (cenni con la testa, sorrisi, sguardi) che incentivino il proseguio del discorso;
- Accogliere e validare i vissuti del bambino e dell’adolescente, trasmettendo l’idea che non esistono emozioni giuste o sbagliate, che ciò che prova è legittimo;
- Effettuare un’autoapertura rispetto ai propri vissuti emotivi, nei confronti dei figli, al fine di incentivare la comprensione delle loro emozioni e di quelle altrui;
- Prestare attenzione ad eventuali campanelli di allarme: può capitare che bambini e adolescenti presentino sintomi ansiosi e depressivi, problemi comportamentali, irritabilità, perdita di appetito, difficoltà nel dormire, difficoltà di apprendimento. Se le difficoltà persistono ed incidono sul funzionamento personale e relazionale, può risultare utile rivolgersi ad un professionista;
- Favorire la ripresa graduale di un corretto ciclo “sonno-veglia”, anche nei giorni precedenti all’inizio della scuola, attraverso l’andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora;
- Rendere l’ambiente scolastico prevedibile per il bambino, attraverso l’acquisizione di conoscenze su cambiamenti, orari, spazi;
- Organizzare, in collaborazione col bambino, la sera prima, la preparazione dello zaino e degli abiti, al fine di ridurre stress e preoccupazione dell’ultimo minuto;
- Promuovere l’autonomia;
- Incentivare momenti di svago e socializzazione, anche promuovendo iniziative autonome da parte del bambino.
A cura di:
Dott.ssa Valentina Ciorciari