L’ipertensione arteriosa fa parte delle malattie cardiovascolari, un insieme di patologie che coinvolgono il sistema cardiocircolatorio, quindi il cuore e i vasi sanguigni.
Viene definita spesso come “silenziosa” perché non presenta sintomi per lungo tempo. Questo dovrebbe indurci a considerarla ancora più pericolosa, ma purtroppo i dati ci dicono che gli italiani non prestano molta attenzione alla salute del proprio sistema cardiocircolatorio. Le malattie cardiovascolari provocano 240 mila morti ogni anno in Italia e rappresentano il 40% di tutte le morti nel nostro paese.
Eppure, proprio le malattie cardiovascolari sono in gran parte prevenibili perché presentano una serie di fattori di rischio legati allo stile di vita e ai comportamenti. Uno dei fattori di rischio è proprio la pressione alta: scopriamo a quali patologie predispone l’ipertensione arteriosa, come riconoscerla e come prevenirla.
Ipertensione arteriosa: che cos’è?
L’ipertensione arteriosa riguarda circa il 35-40% della popolazione.
Detto in parole estremamente semplici, la pressione è la forza con cui il cuore spinge il sangue attraverso le arterie per far arrivare ossigeno e nutrimento alle cellule. Se la pressione è troppo alta (ipertensione) in modo persistente, significa che il sangue viaggia con una forza eccessiva, che sottopone le nostre arterie a un forte stress e causa il deterioramento degli organi.
I rischi legati all’ipertensione arteriosa
La pressione alta ci espone al rischio di contrarre numerose patologie, molte delle quali gravi e pericolose. L’ipertensione a lungo andare danneggia infatti sia le arterie che gli organi.
Ecco quali sono le più comuni patologie che può provocare l’ipertensione arteriosa.
- Infarto.
- Scompenso cardiaco.
- Aneurisma o rottura dell’aorta.
- Ictus.
- Fibrillazione atriale.
Come riconoscere l’ipertensione arteriosa?
Il problema più grosso è che tantissime persone non si rendono conto di avere la pressione alta per molto tempo proprio perché questa non presenta sintomi evidenti. Si tratta di una patologia subdola e silenziosa, che rimane latente soprattutto nei soggetti più giovani.
I campanelli di allarme come mal di testa, rossore in volto, palpitazioni e sensazione di instabilità sopraggiungono in caso di crisi ipertensiva.
L’unico modo per rendersi conto se si soffre di pressione alta è il monitoraggio costante: misurare regolarmente la pressione a casa e programmare dei controlli periodici dal cardiologo, per monitorare lo stato di salute del cuore, è l’arma più potente che hai per combattere l’ipertensione arteriosa.
Come curare l’ipertensione arteriosa
Se ci si accorge in tempo di soffrire di pressione alta, è possibile mettere in atto dei comportamenti virtuosi e cambiare il proprio stile di vita per riportare la pressione a livelli normali ed evitare complicazioni.
- Adottare un’alimentazione ricca di frutta e verdura, povera di grassi e di sale.
- Fare regolarmente attività fisica, 30 minuti al giorno a ritmo moderato (anche una passeggiata è sufficiente, l’importante è essere costanti).
- Rinunciare al fumo.
Se li riterrà necessari, il tuo medico potrà prescriverti anche dei farmaci per tenere sotto controllo i livelli di pressione ma le cose più importanti restano lo stile di vita sano e gli appuntamenti periodici di controllo. Solo così si possono davvero prevenire le gravi complicanze dell’ipertensione arteriosa, evitando patologie cardiovascolari pericolose.
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